lunedì 20 settembre 2010

Henning Mankell - IL CINESE (Arcangela)


Il cinese di Henning Mankell
Ed. Marsilio
Genere Thriller politico
Titolo originale Kinesen
Traduzione di Giorgio Puleo
Un libro in cui l’intreccio tra il giallo e lo storico è un intrigo ben riuscito

ARCANGELA CAMMALLERI
In un villaggio svedese, a Hesjövallen, avviene una strage: 19 corpi trucidati, tutti di persone anziane tranne quello di un ragazzino di circa 12 anni, vengono ritrovati nelle loro case. 19 nomi, tre famiglie, un corpo dopo l’altro, tutti contraddistinti dallo stesso furore folle, le stesse ferite inferte con un’arma affilata. Non è una normale indagine, tutto è così orribile da risultare incomprensibile. La responsabilità del caso è affidata alla poliziotta Vivi Sundberg, tenace e con una grande capacità di analizzare anche i più piccoli indizi. Per una strana e misteriosa tela di parentele sarà coinvolta nell’inchiesta, sia pure non in forma ufficiale, il giudice Birgitta Roslin. Da questo truce fatto di sangue si dirama una storia le cui radici affondano in un lontano passato lungo 140 anni. Dalle gelide foreste scandinave attraverso differenti piani temporali la trama si snoderà in Cina, negli USA, in Africa per ricomporre il suo tragico epilogo in Svezia. Mankell costruisce un libro corposo, una storia d’ampio spettro storico e riesce a dar vita ad un quadro di vite consunte dalla vendetta e dalla sete di riscatto sociale. Un frammento di storia, nell’800 molti cinesi furono venduti e sfruttati come schiavi in USA, nel Nevada, durante la costruzione della ferrovia, racconta con toni forti e partecipi la condizione di chi non ha riconosciuti nemmeno i più elementari diritti umani e soffre della propria dignità offesa. Di quanto la via del progresso e del profitto economico abbiano sacrificato migliaia di vite umane. Il passato, a volte, quando è stato troppo doloroso non si dimentica e l’odio è un fiele che avvelena l’esistenza. Dall’inizio della storia al suo svolgimento, il lettore è trasportato all’interno di un’altra storia a tinte fosche che costituisce il corpo centrale del plot in cui si dispiegano le vicende umane di Wang San, di Ya Ru, di Liu… Il diario di San esprime la rabbia cresciuta dentro di sé, il viaggio umano nel dolore di un uomo e lo scrive perché i suoi discendenti non dimentichino le ingiustizie subite. L’ingiustizia pesava su tutta la Cina. La parte finale si ricollega all’inizio come uno schema concentrico. Mankell racconta della Cina di Mao, del movimento contadino convinto di sollevarsi dalla miseria e che ha fatto enormi passi avanti, ma devono i cinesi ancora combattere contro la miseria che è ancora grande. Il cammino è ancora lungo. La Cina pre-olimpiade che ai suoi vertici ordisce trame politiche e i cui leader moderni si sono sostituiti ai vecchi capi del partito comunista con metodi corrotti e antidemocratici. L’eterno scontro tra gli ideali che non riescono a sopravvivere alle pressioni di una realtà che i vecchi teorici non avevano mai compreso. Mankell intreccia il genere giallo e quello storico in modo naturale senza discrepanze stilistiche né di contenuto, tutto viene ricomposto nella sua giusta collocazione. I personaggi si delineano man man che ci si addentra nello scritto, la loro natura umana emerge in tutte le proprie sfaccettature. È un romanzo interessante che appassiona sin dalle prime pagine e si legge come “si suol dire” tutto di un fiato. 



L’autore. Henning Mankell, scrittore e regista teatrale, è nato a Stoccolma nel 1948, vive tra la Svezia e il Monzambico. Dal 1998 è sposato con la regista teatrale e televisiva Eva Bergman, figlia di Ingmar Bergman. È autore dei gialli con protagonista il commissario Wallander, nove episodi tradotti in 40 lingue che hanno venduto nel mondo 30 milioni di copie. La serie comprende i titoli: Assassino senza volto, I cani di Riga, La leonessa bianca, L’uomo che sorrideva, La falsa pista, La quinta donna, Delitto di mezza estate, Muro di fuoco e Piramide. A ottobre 2010 verrà pubblicato L’uomo inquieto, l’ultimo caso del commissario Wallander. Nel catalogo Marsilio, anche i gialli Il ritorno del maestro di danza, Il cinese, e il libro testimonianza Io muoio, ma il ricordo vive. Un’altra battaglia contro l’Aids.




A CURA DI ARCANGELA CAMMALLERI


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