mercoledì 1 settembre 2010

H.P. Lovecraft - I RACCONTI DEL NECRONOMICON (Pietro)


     
Howard Phillips Lovecraft (Providence, 20 agosto1890Providence, 15 marzo 1937) è stato uno scrittore statunitense del fantastico.
Non molto apprezzato dai critici del suo tempo - forse perché troppo innovativo[1] - non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte. È oggi riconosciuto fra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe, ed è considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana. In particolare S.T. Joshi definisce l'opera di Lovecraft come: «un inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza, e non è sorprendente che abbia influenzato in maniera considerevole lo sviluppo successivo di entrambi i generi».[2]



    
Attivo fino alla metà degli anni '30, Howard Phillips Lovecraft continua ancora oggi ad appassionare i lettori del fantastico con racconti sorprendenti e terribili: in un periodo in cui gli effetti speciali del cinema ci hanno abituati all'orrore e alla paura, il trionfo di Lovecraft e del suo Necronomicon è ancora più evidente. Mescolando i temi che avrebbero poi dato vita ai generi di fantasy a fantascienza, Lovecraft sviluppa attorno al tema del Necronomicon una serie di racconti che sono sempre attuali e diabolici, perché descrive ciò che il cinema e i computer non possono rappresentare: il sublime e sconfortante senso di vuoto che l'uomo sempre ha provato, e sempre proverà, di fronte all'interminabile abisso dell'ignoto, descritto dall'autore con una schiettezza ed efficacia tale da far rabbrividire anche il più coraggioso dei lettori.
Sette racconti e due frammenti selezionati da Gianni Pilo che, un passo alla volta, introducono gradualmente il lettore nel terribile mondo delle creature dell'abisso.
Si consiglia di leggere "I racconti del Necronomicon" da soli, in una casa di campagna abbandonata, possibilmente a lume di candela.
Pietro Aliprandi

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